Non credo ci sia bisogno di spiegare quanto sia importante disporre di un riscaldamento casalingo potente e funzionale. Soprattutto quando il riscaldamento primario non riesce a riscaldare adeguatamente tutta la casa. In quel caso diventa fondamentale individuare una soluzione secondaria, per rendere la tua abitazione accogliente e calda.
E qui entrano in gioco i termoconvettori, un valido aiuto per gli inverni molto freddi oppure per riscaldare meglio alcune stanze in particolare, come uno studio o il bagno.
Oggi vi spiegheremo meglio come funzionano i termoconvettori e perché possono darvi una mano in determinate situazioni.
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Un termoconvettore ha come obiettivo principale quello di fornire un supporto per offrire un calore mirato, oppure per riscaldare casa durante tutti quei periodi di “primo freddo”, quando è troppo presto per accendere il riscaldamento principale.
Infatti sono perfetti quando si ha la necessità di scaldare velocemente un ambiente. Infatti, creano caldo velocemente, e sono poco ingombranti.
Il termoconvettore si compone di un telaio, solitamente realizzato in lamiera, e da una resistenza elettrica sistemata al suo interno, solitamente con una potenza che varia dai 2000 watt ai 2400 watt. Alcuni modelli, come vedremo tra poco, hanno una ventola per diffondere in maniera più uniforme il calore. Altre invece no.
Il calore viene emesso dalla parte superiore del termoconvettore.
Permettono di regolare l’intensità del caldo grazie a una manopola di regolazione, e dispongono di un timer, per programmare l’accensione e lo spegnimento.
All’interno dei termoconvettori non circolano liquidi, quindi non esiste nessun materiale che fa gelare la temperatura quando si scende sotto lo zero. Questo significa che un termoconvettore può essere lasciato spento per lunghi periodi, senza problemi.
Per questo motivo possono essere un’ottima soluzione per scaldare seconde case, dove magari si trascorrono solo pochi giorni all’anno, per una vacanza. Infatti non hanno bisogno di nessun tipo di manutenzione, fatta eccezione per la pulizia di alcune parti, quando queste si ostruiscono.
Le diverse tipologie di termoconvettore, a gas, ad acqua o a elettricità, funzionano in maniera del tutto simile. Quelli a gas e quelli elettrici però dispongono anche di una ventola che diffonde in maniera uniforme l’aria calda nell’ambiente. Questo ovviamente ne aumenta l’efficacia, ma anche i consumi.
Esistono vari tipi di termoconvettore. Possono infatti funzionare ad acqua, a elettricità o a gas. I benefici ottenuti sono identici, quello che cambia è la sostanza che ne aziona il funzionamento.
Ad esempio, i termoconvettori a gas sono consigliati soprattutto per ambienti medio-piccoli, mentre gli altri possono andare bene anche per case o stanze dalle dimensioni più grandi.
Esistono poi alcuni modelli in commercio dotati di timer, per impostare l’orario di accensione o di spegnimento automatico.
Se si decide di acquistare un termoconvettore con l’idea di risparmiare sui consumi, è necessario valutare bene l’idea. Infatti, non tutti i termoconvettori consumano allo stesso modo. Ce ne sono alcuni che non vi permetteranno di spendere meno di un impianto di riscaldamento a termosifone.
Un termoconvettore riesce a scaldare circa 60 metri cubi, e il suo consumo ovviamente dipende dal tipo di potenza impostata. Solitamente varia da circa 2 kwh fino a 2,4 kwh, nel caso del modello da 2400 watt.
Uno dei migliori in commercio è il De’Longhi HSX2320F Slim Style, profondo appena nove centimetri. Questo termoconvettore dispone di tre livelli di potenza e permette di impostare e mantenere la temperatura desiderata. I due interruttori permettono di attivare una resistenza di 800w e l’altro una di 1200w, accendendole entrambe si può arrivare fino a 2000w.
È indicato per ambienti piccoli, di grandezza non superiore ai 20 metri quadri.
Altro termoconvettore che vi consigliamo è Olimpia Splendid 99552 Caleo T, con potenza di 750/1250/2000 W. Potrete scegliere di installarlo a pavimento o a parete, e vi permetterà di riscaldare un ambiente di circa 25 metri quadrati in soli 15 minuti.
El Fuego, AY379. Dotato di timer, ha tre gradi di riscaldamento: 750W, 1250W e 2000W ed ha anche la ventola per riscaldare l’ambiente più velocemente.
Infine, l’ultimo, bellissimo è Argoclima Soul Digit, con struttura in metallo e uso portatile o installabile a parete. È dotato di tre modalità di riscaldamento: Eco, Comfort e Super. Ha un consumo elettrico che varia da 750 a 2000 Watt. Da solo riesce a riscaldare una stanza di circa 20 mq, inoltre grazie al comodissimo telecomando può essere acceso o spento, o regolato, a piacimento.
Speriamo che questo articolo vi possa essere utile nella vostra scelta del termoconvettore migliore.
All’interno dei termoconvettori non circolano liquidi, quindi non esiste nessun materiale che fa gelare la temperatura quando si scende sotto lo zero. Questo significa che un termoconvettore può essere lasciato spento per lunghi periodi, senza problemi.
Per questo motivo possono essere un’ottima soluzione per scaldare seconde case, dove magari si trascorrono solo pochi giorni all’anno, per una vacanza. Infatti, i termoconvettori non hanno bisogno di nessun tipo di manutenzione, fatta eccezione per la pulizia di alcune parti, quando queste si ostruiscono.
Le diverse tipologie di termoconvettore, a gas, ad acqua o a elettricità, funzionano in maniera del tutto simile. Quelli a gas e quelli elettrici però dispongono anche di una ventola che diffonde in maniera uniforme l’aria calda nell’ambiente. Questo ovviamente ne aumenta l’efficacia, ma anche i consumi.
Esistono vari tipi di termoconvettore. Possono infatti funzionare ad acqua, a elettricità o a gas. I benefici ottenuti sono identici, quello che cambia è la sostanza che ne aziona il funzionamento.
Ad esempio, i termoconvettori a gas sono consigliati soprattutto per ambienti medio-piccoli, mentre gli altri possono andare bene anche per case o stanze dalle dimensioni più grandi.
Esistono poi alcuni modelli in commercio dotati di timer, per impostare l’orario di accensione o di spegnimento automatico.
Se si decide di acquistare un termoconvettore con l’idea di risparmiare sui consumi, è necessario valutare bene l’idea. Infatti, non tutti i termoconvettori consumano allo stesso modo. Ce ne sono alcuni che non vi permetteranno di spendere meno di un impianto di riscaldamento a termosifone.
Un termoconvettore riesce a scaldare circa 60 metri cubi, e il suo consumo ovviamente dipende dal tipo di potenza impostata. Solitamente varia da circa 2 kwh fino a 2,4 kwh, nel caso del modello da 2400 watt.
Uno dei migliori termoconvettori in commercio è il De’Longhi HSX2320F Slim Style, profondo appena nove centimetri. Questo termoconvettore dispone di tre livelli di potenza e permette di impostare e mantenere la temperatura desiderata. I due interruttori permettono di attivare una resistenza di 800w e l’altro una di 1200w, accendendole entrambe si può arrivare fino a 2000w.
È indicato per ambienti piccoli, di grandezza non superiore ai 20 metri quadri.
Altro termoconvettore che vi consigliamo è Olimpia Splendid 99552 Caleo T, con potenza di 750/1250/2000 W. Potrete scegliere di installarlo a pavimento o a parete, e vi permetterà di riscaldare un ambiente di circa 25 metri quadrati in soli 15 minuti.
Altro termoconvettore è quello di El Fuego, AY379. Dotato di timer, ha tre gradi di riscaldamento: 750W, 1250W e 2000W ed ha anche la ventola per riscaldare l’ambiente più velocemente.
Infine, l’ultimo, bellissimo termoconvettore è Argoclima Soul Digit, con struttura in metallo e uso portatile o installabile a parete. È dotato di tre modalità di riscaldamento: Eco, Comfort e Super. Ha un consumo elettrico che varia da 750 a 2000 Watt. Da solo riesce a riscaldare una stanza di circa 20 mq, inoltre grazie al comodissimo telecomando può essere acceso o spento, o regolato, a piacimento.
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